Ebbene la tanto attesa manovra del governo Monti è stata presentata. I timori della gente, che un velo di scaramanzia, andava a scongiurare hanno preso corpo. La domanda, per chi gestisce un Hotel Jesolo emerge con forza è “la gente avrà modo modo e voglia di fare vacanza la prossima estate?”.

Essere albergatore a Jesolo Lido non è facile di questi tempi, le spese di gestione ogni anno crescono, i margini di guadagno diminuiscono e ad inizio stagione si apre Hotel a Jesolo con sempre maggiore ansia che tutto possa andare per il peggio.

Con questa manovra la classe media in Italia, viene ancora una volta colpita da un ulteriore carico fiscale e per gli Hotel Jesolo 3 Stelle significa ritrovarsi, ancora una volta, una fascia di potenziali clienti sempre più in difficoltà. Diminuendo il potere d’acquisto, le famiglie andranno certamente a pianificare le vacanze riducendo i giorni di presenza negli Hotel a Jesolo. Questo aspetto non significa necessariamente una diminuzione nel bilancio dell’attività, qualora il flusso dei turisti a Jesolo Lido rimanga costante.

Tuttavia aumentano i rischi che la classe media decida di risparmiare e di non recarsi negli Hotel a Jesolo non solo… il rischio è che anche il numero di presenze degli stranieri in villeggiatura subisca un deciso calo. La crisi è sì italiana ma non dobbiamo dimenticarci che gli effetti la stanno subendo anche altri stati europei. Sappiamo benissimo che molti tedeschi e Austriaci amino venire a Jesolo per le feste di Pentecoste ascensione e Corpus Domini, sono da sempre un flusso turistico che da sempre contribuiscono a riempire gli Hotel a Jesolo.

La verità è che viviamo una crisi sistemica e non transitoria o ciclica, come in passato siamo stati abituati ad affrontare. I prezzi degli Hotel per questo motivo hanno registrato un aumento veramente contenuto quasi pari a zero se andiamo a confrontarli con i dati attuali dell’inflazione. Questo tipo di politica sarà sufficiente a incentivare ed invogliare i turisti a trascorrere le vacanze a Jesolo Lido? Solo a settembre 2012 avremo la risposta, nel frattempo non ci resta che incrociare le dita e sperare che la tanto attesa ripresa economica faccia sentire i suoi primi affetti già in primavera del 2012.