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Responsabilità… che parolone! Forse la scarsa conoscenza attorno ai temi del Turismo Responsabile sta tutta qui… all’utilizzo di questa parola un po’ “pesante”, che a volte spaventa e non sempre assume accezioni positive… Chi, progettando la propria vacanza, pensa ad “essere responsabile”? Le responsabilità le vogliamo lasciare a casa, si viaggia proprio per sfuggire al peso delle scelte quotidiane, ai doveri e obblighi di tutti i giorni… Forse sarebbe meglio parlare di Turismo Sostenibile, di Turismo Solidale, di “Turismo Buono”… Certamente però quando si acquisisce consapevolezza di cosa significhino davvero questi termini, di cosa ci sia dietro -ad esempio- ad un Viaggio Responsabile in Zambia, nel cuore dell’Africa, in uno dei punti più visitati e interessanti dal punto di vista naturalistico come le Cascate Vittoria… se davvero si tocca con mano quanto un viaggio possa aiutare questi Paesi, attraverso la concreta e reale esperienza di un progetto come il ristorante/guesthouse Olga’s a Livingstone…. se abbiamo la possibilità di entrare in contatto con tutto ciò, allora tutti concorderanno sulla positività che ci sta dietro e sulla concretezza del termine Turismo Responsabile. Lo scorso 19 Giugno ho avuto l’occasione di incontrare di persona chi ha concretamente contribuito alla realizzazione di Olga’s Project. L’obiettivo del Workshop “Il Turismo Sostenibile come motore di sviluppo in Africa”, organizzato dal Politecnico di Milano e a cui siamo stati invitati ad intervenire come Portale di Turismo Responsabile, era appunto quello di illustrare un esempio concreto di come il turismo e le strutture ricettive possano creare sviluppo socio-economico per le comunità locali. Ho ascoltato con attenzione Lidia Diappi, responsabile del progetto, raccontarci come è nato e come sostiene una scuola di formazione professionale per ragazzi/e in difficoltà, insegnando “come pescare un pesce e non regalandolo”, offrendo cioè competenze sostenibili nel tempo. Ho apprezzato gli interventi di Lucia Wegner (Center for Development Innovation) che ci ha spiegato come sono cambiati gli aiuti rivolti all’Africa, di Matteo Crovetto (Presidente CeLIM) che ha introdotto il ruolo delle ONG e di Giuseppe Damiano (ex manager di Olga’s) che ci ha portati virtualmente a Livingstone raccontandoci dei suoi ragazzi e della gestione del ristorante/guesthouse. La domanda a questo punto è d’obbligo: come mai allora il turista responsabile, secondo una ricerca svolta da AITR, rappresenta solo il 4-5% del turismo italiano? Dov’è il problema? L’offerta turistica e le difficoltà di costruire, attorno ad un progetto solidale, un itinerario di viaggio fruibile e commercializzabile? La comunicazione? La cultura media del turista italiano? Dal workshop è emerso che si tratta di un mix di tutto ciò… e come abbiamo già detto in altre occasioni, parlare di questi temi è fondamentale! E allora un’altra domanda: è possibile CREARE VALORE CON I VALORI di solidarietà, di sviluppo sociale equo e sostenibile, di ecologia ambientale e riduzione degli impatti? Chi si occupa di Turismo Responsabile lo fa principalmente per passione, proprio perché crede in questi valori… ma il trucco per un aumento delle richieste sta proprio nel creare valore e profitto e nel trovare un punto d’incontro tra il fare del bene e le esigenze di mercato. L’esempio di Olga’s Project ci dice che è possibile! E perché allora non pensare anche ad inserire singole esperienze di turismo sostenibile all’interno della “programmazione tradizionale”? La domanda in questo senso è sicuramente in crescita e andrebbe ascoltata da tutti i tour operator!!! Se il turista acquisisce CONSAPEVOLEZZA degli impatti e delle conseguenze del suo viaggiare (a questo proposito vi suggeriamo questo video) e incontra progetti come Olga’s o proposte che offrono possibilità di viaggiare in un modo diverso, può diventare il VIAGGIATORE LATENTE che in fondo è… perché ricordiamoci che nell’uomo, l’istinto di “conoscenza dell’altro” e di “scoperta del nuovo” è innato… quindi tutti possiamo essere adatti ad un Viaggio di reale contatto con persone e luoghi, come quelli proposti dal Turismo Responsabile.
Laura Lombardi e Stefania Rigiroli Consulenti di viaggio online Evolution Travel www.evolutiontravel.net/etnews/2013-07.php
Tags: evolution travel, Evolution Travel Viaggi, turismo responsabile, turismo sostenibile
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