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L’avvento di Internet nel settore turistico

L’avvento di Internet nel settore turistico ha rapidamente trasformato gli equilibri tra gli operatori e le modalità di acquisto da parte dei consumatori.

Le compagnie aeree sono state le prime ad investire ingenti risorse nel web, con l’obiettivo di trasformare il proprio sito nel principale strumento di vendita all’utente finale, escludendo di fatto il sistema d’intermediazione tradizionale, in mano sino a quel momento ai tour operator e alle agenzie di viaggi. Le compagnie aeree, e in generale i grandi operatori dei trasporti hanno così creato un canale di negoziazione diretto con il cliente. Il  settore alberghiero invece ha trovato molte più difficoltà nello slegarsi dai canali di intermediazione a causa della maggiore frammentazione e quindi maggior debolezza delle singole strutture di fronte al mercato. Queste strutture sono difficilmente raggiungibili direttamente, ma sono raggiungibili da una moltitudine di intermediari più o meno convincenti. In particolare i consumatori rimangono spesso disorientati di fronte al numero di siti turistici che propongono la stessa struttura a condizioni differenziate.

I portali turistici che vendono viaggi online vendono gli stessi prodotti a prezzi differenti. Quindi, mentre per una struttura può essere più conveniente il sito X, per un’altra è più conveniente il sito Y. Ne consegue che il consumatore che vuole acquistare alla tariffa più vantaggiosa è costretto a lunghe e complesse ricerche.  Spesso quindi succede che sul web vince chi fa più pubblicità e non chi fa i prezzi migliori.

I portali di comparazione tariffaria non riscuotono in Italia lo stesso successo che in altri paesi (parlo per esperienza personale, dato che mi occupo della promozione di un sito che opera in diversi paesi europei), ma possono sicuramente facilitare la vita a tutte quelle persone che ricercano su Internet il risparmio e sono quindi disposte a dedicare più tempo alla prenotazione della propria vacanza.  Questo tipo di sito in realtà non vende viaggi, ma pubblicizza le tariffe ottenibili su altri siti. In pratica sono un punto di partenza per il consumatore, il quale successivamente viene indirizzato alle pagine web dove concludere l’acquisto, con l’innegabile vantaggio di comodità, semplicità e velocità.

Rimane ora una questione aperta. Perché se io mi presento direttamente presso un hotel per passare la notte pago di più che prenotando la stessa camera su Internet? Il fornitore concede tariffe più basse a chi vende su Internet  (sempre per esperienza personale, da turista) . Come dicevamo prima, nel settore alberghiero il canale diretto con il cliente non riesce a sostituire quello intermediato e, anche se il fornitore vende direttamente non lo fa mai sotto le tariffe web.  Evidentemente il fornitore non può vendere sotto le tariffe web, pena la cancellazione di contratti troppo importanti.

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