Le aree archeologiche più famose d’Italia
Bed and Breakfast Mania propone uno speciale sui siti archeologici più interessanti e suggestivi d’Italia, favorendo così il turismo culturale anche di paesini meno rinomati.
L’Italia è ricca di aree archeologiche dove sono stati rinvenuti monumenti e altri reperti che hanno consentito di documentare la storia della nostra Penisola dalla preistoria fino all’epoca romana, passando attraverso altre epoche quali il paleolitico, il neolitico, l’età del bronzo, l’età del ferro, il periodo etrusco, quello della colonizzazione greca nel sud Italia e Sicilia (Magna Grecia) e senza dimenticare altre civiltà locali come, ad esempio quella nuragica, latina e sannita.
In Abruzzo due località suggestive sono Chieti, in cui troviamo il Museo archeologico nazionale che conserva reperti funerari precedenti all’epoca romana, tra cui il famoso “Guerriero di Capestrano”; e Montenerodomo che addirittura risale all’età del Bronzo. Qui sono state rinvenute tracce di antiche abitazione in muratura sotto le quali vi erano dei sotterranei adibiti probabilmente a cantine.
Quello di Pietrabbondante, situato nel Molise, è il più grande complesso archeologico e la più considerevole testimonianza del Sannio preromano.
In Basilicata è da ammirare l’area archeologica di Metaponto, colonia greca fondata nel VII secolo a.C., costituita dai resti di molti templi, tra cui quello di Afrodite, di Demetra, di Atena, di Apollo e quello delle Tavole Palatine, una struttura sacra con molte colonne che era dotata di pronao e di una stanza del tesoro.
Acqui Terme, Pollenzo, Susa e Tortona sono il simbolo del Piemonte. Ad Acqui Terme, a seguito di scavi, sono venuti alla luce resti del foro e del teatro, una piscina costruita in età imperiale e 7 grossi piloni facenti parte dell’acquedotto romano. Anche a Pollenzo sono stati rinvenuti molti oggetti di epoca romanica (ceramiche, monete, diverse specie di metalli) conservati nel Museo Archeologico di Bra. Gli elementi più significativi dell’area archeologica di Susa sono l’Arco di Susa, l’anfiteatro, i resti del foro dal quale sono venute alla luce delle splendide statue risalenti all’epoca imperiale, tracce delle Terme Graziane (IV secolo d.C.). Tortona fu invece un villaggio fondato dai liguri nel VI secolo a.C. A quell’epoca essa veniva chiamata Derthona, prima di diventare una colonia romana nel I sec. a.C.
In Calabria due siti archeologici importanti sono Capo Colonna, in cui si trova il Santuario di Era Lacinia, uno dei più importanti templi costruiti dai greci nel corso della loro colonizzazione dell’Italia meridionale; e Reggio Calabria.
Le aree archeologiche di Brindisi, Fasano e Taranto fanno parte del patrimonio storico della Puglia. A Brindisi, il Museo archeologico“F. Ribrezzo” espone reperti preistorici appartenenti all’Età dei metalli, provenienti da diverse località del territorio ed in particolare dal villaggio di Punta delle Terrare, dove, a seguito di scavi, sono stati rinvenuti oggetti di grande valore storico, quali, ad esempio, pezzi di ceramica micenea. Fasano fu un centro commerciale molto importante in quanto era l’ultimo insediamento abitativo prima di arrivare al porto di Brindisi, uno dei porti strategici per Roma che consentiva i traffici via mare con la Grecia e l’Oriente. Taranto, invece, prima di essere conquistata dai romani, era una colonia fondata da Sparta nell’VIII secolo a.C.
Celebri in tutto il mondo sono i famosi scavi di Ascea, dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità; Ercolano, Napoli e Pompei.
Arzachena, in Sardegna, ha origini antichissime risalenti al periodo nuragico, come testimoniano i monumenti archeologici ubicati nel territorio della città. Paulilatino, un paese in provincia di Oristano, è famoso per il complesso nuragico di Santa Cristina e di Lugheras.
In Emilia Romagna è possibile ammirare gli scavi di Bologna, sorta nel VII secolo a.C. come insediamento etrusco, con il toponimo di Felsina; a Marzabotto vi sono resti di case distribuite lungo il pianoro, edifici sacri ubicati sull’acropoli di Misanello e due necropoli situate fuori dalla città; a Ravenna è da visitare il Museo Archeologico Nazionale dove sono conservati sarcofagi, piccoli bronzi, sculture romane e i resti della villa di Russi.
In Sicilia le città di origine più antiche ed in cui sono stati ritrovati numerosi reperti del passato, sono Agrigento, Castelvetrano, Villa Romana del Casale e Siracusa.
Sono tutti in provincia del Lazio i siti archeologici di Albano, in cui il primo insediamento risale al I millennio a.C. come è testimoniato dai ruderi di abitazioni rinvenute nella zona di Tor Paluzzi e Colle dei Cappuccini; Bolsena, Civita Castellana le cui origini risalgono all’età del ferro e del bronzo, Ostia e Roma.
In Liguria è possibile ammirare reperti archeologici nelle città di Albenga; Ortonovo, che ospita il Museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti ritratti di Augusto, Agrippina e altri personaggi famosi dell’età imperiale, nonché una collezione di stele, opere di persone vissute nell’età del Bronzo; e Ventimiglia.
Simboli della Toscana sono Ansedonia, anticamente chiamata “Cosa” e fondata dai romani nel 273 a.C; Chiusi, famosa per due reperti rinvenuti di eccezionale valore storico e artistico: il sarcofago di una nobildonna e il Vaso Francois; Fiesole, importante città etrusca grazie alla sua posizione geografica che consentiva il collegamento viario tra l’Etruria e l’Italia settentrionale; Piombino, rappresentata dai monumenti delle splendide necropoli di San Cerbone, della Porcareccia, del Debbio, del Conchino e del Casone.
Le aree archeologiche dell’Umbria sono rappresentate da Carsulae, Orvieto e Spoleto.
Questa guida intende far conoscere ai turisti stranieri e italiani la bellezza del nostro Bel Paese, ricco di arte, storia e cultura.
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