Otranto, il fascino della costa adriatica e la bellezza delle Serre salentine
Quelli della costa che stanno vicino al capoluogo del
Salento, cioè Lecce, sono paesaggi solari sempre illuminati dal sole, raggiungibili
in modo così agevole da essere definite “le spiagge dei leccesi”. Parliamo di
enormi distese di sabbia orlate di dune e di lagune salmastre in cui è
fortemente presente il profumo della macchia mediterranea.
A ridosso della linea del mare, vi sono campagne coltivate e
orti a comporre un mosaico ordinato, lì dove una volta vi erano solamente
paludi e terreni incolti. Tutto questo terreno umido ed incolto è stato via via
trasformato in terra fertile dalle numerose opere di bonifica, tranne invece
per quel lembo di terra chiamato “Le Cesine”, un’oasi faunistica ritenuta di
interesse nazionale e per la sua natura incontaminata e per l’ambiente ancora
intatto che la caratterizza. Il paesaggio si distingue per la presenza di
scogli e pareti di roccia, quasi a voler preannunciare la presenza delle
scogliere alte e compatte che adornano invece la zona del capo, collocata più a
sud.
Mentre il promontorio di Otranto, la città che fra tutte è
situata più a Oriente, è abbracciato dalle ultime spiagge, la costa diventa
sempre più alta e scoscesa, mutando il suo modo di essere solo in alcuni
tratti, dove accoglie piccole marine.
La strada litoranea che percorre tutta la costa giungendo al
punto più estremo del tacco d’Italia, offre delle viste di ineguagliabile
bellezza. Si tratta di vertigini di roccia e pareti che scendono giù in un’acqua
color cobalto. Si tratta di un panorama disegnato da un paesaggio duro, aspro,
modellato dalle onde del mare e scolpito dal vento, che delizierà la vostra
vista fino al capo di Santa Maria di Leuca, “finis terrae” proteso nel mare e
contornato da antiche e misteriose leggende.
I panorami che si dispiegano nelle zone interne del capo del
Salento, non sono certo da meno in quanto a bellezza paesaggistica. La piana
bonificata situata a ridosso di Lecce sale gradualmente nelle Serre,
caratterizzate dalla presenza di ulivi secolari e macchie di verde più accese.
La struttura del territorio è caratterizzata da una fitta
rete di piccoli centri abitati, spesso distanti tra loro appena pochi
chilometri, molti dei quali ancora oggi trovano nella coltivazione della terra
le ragioni della propria economia. Qui spesso lo scenario è dominato da immense
distese di tabacco, viti, ma soprattutto vasti uliveti, con ulivi secolari
dotati di un tronco contorto e segnati da profonde rughe. La conferma di ciò è
data anche dalle recenti scoperte di antiche grotte olearie e di frantoi ipogei
scavati nei banchi di tufo, molti dei quali risalenti ad età romana.
La storia del Salento è una storia millenaria e ne sono
testimonianza i misteriosi monumenti megalitici sparsi nelle campagne e le
rimanenze di antichi insediamenti ritrovati nelle grotte di Castro, Porto
Badisco e Roca Vecchia. Numerose sono le immagini di santi dipinte sulle pareti
di cripte e numerose cappelle e chiese dalla forma caratteristica.
Una parte del Salento è conosciuta con la denominazione
di Grecìa Salentina, che caratterizza la
specifica identità culturale che accomuna molti paesi compresi in un’area con
una comune matrice greca.
Durante le vostre vacanze nel Salento, vi sono molte tappe
che vi suggeriamo per comprendere meglio i percorsi della storia: Roca vecchia,
con le sue mura messapiche e quel che resta di un antico castello; Galatina,
dove si possono contemplare gli affreschi della basilica di Santa Caterina
d’Alessandria; Maglie, denominato il “capoluogo” delle serre e infine Castro,
le cui grotte hanno dato alla luce resti e materiali risalenti al Paleolitico
Superiore.
Ma il momento più importante della vostro viaggio nel
Salento sarà certamente Otranto, vera e propria porta d’Oriente, ricca di arte
e di storia delle cui testimonianze si può aver riscontro in ogni angolo della
città.