San Giovanni Rotondo – Hotel, Alberghi, Camere, Padre Pio
La guida alla città di San Giovanni Rotondo dove è vissuto Padre Pio da Pietrelcina, nel Gargano in Puglia.
Informazioni sul Comune di San Giovanni Rotondo e sugli hotel e alberghi a San Giovanni Rotondo, bed and breakfast, appartamenti, camere vacanze a San Giovanni Rotondo. News ed eventi sulla città sempre aggiornati. Informazioni sull’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza voluto da Padre Pio.
Benvenuti a San
Giovanni Rotondo, una meravigliosa città del Parco Nazionale del
Gargano, collocata tra Monte Calvo, Monte Castellana e Monte Nero, dove
è possibile godere di uno splendido panorama sul Tavoliere e sul Golfo
di Manfredonia.
Nel centro storico di San Giovanni Rotondo, con le antiche vie,
vicoli, piazze e mugnali si scorgono i percorsi di storia di vita
quotidiana di un popolo, le cui tradizioni sono ancora oggi presenti.
La festa religiosa più “importante” è quella di Santa Maria delle
Grazie che ricorre nei giorni 8-9-10 settembre durante il quale il
quadro, di pregiata fattura, della Madonna delle Grazie sito presso
l’omonimo Convento dei frati Cappuccini, dove è vissuto Padre Pio,
viene portato in paese presso la Chiesa Matrice il 31 agosto e vi
rimane fino al 10 settembre
Il santo patrono è San Giovanni Battista, venerato nel giorno 24 giugno.
La chiesa di Padre Pio da Pietrelcina
La nuova chiesa del pellegrino commissionata a Renzo Piano è stata inaugurata in onore del santo più venerato nel mondo
Nel 1959, Padre Pio, con l’inaugurazione della chiesa "grande" di Santa Maria delle Grazie,
bonariamente si rivolse ai suoi confratelli dicendo loro che avevano
realizzato una "scatoletta di fiammiferi". La nuova chiesa del
pellegrinaggio commissionata a Renzo Piano, è stata la risposta dei
frati alle necessità dei fedeli che ogni anno affollavano a milioni la
Chiesa di Santa Maria delle Grazie. La costruzione della Chiesa,
iniziata nel 1994, si è conclusa il 1° luglio 2004, dopo circa dieci
anni dall’inizio dei lavori e dedicata a San Pio da Pietrelcina.
La dedicazione della chiesa è stata celebrata dal vescovo di
Mafredonia e San Giovanni Rotondo, Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio,
assistito da 7 diaconi e coadiuvato da circa 150 tra cardinali e
vescovi e 500 preti. Uno spettacolo incredibile di gente che oltre ai
chierici calcolava circa 20.000 persone. L’opera si sviluppa su una
superficie di circa 9.200 mq. con una capacità di 7.000 posti a sedere,
ma nelle grandi occasioni il grande sagrato può ospitare circa 30.000
fedeli.
L’entrata della Chiesa è caratterizzata da una grande croce in
pietra che racchiude in se un duplice significato: segno di travaglio,
ma anche di vittoria. La Croce alta 40 metri è composta da 56 blocchi
di pietra, differenti l’uno dall’altro, che costituiscono la parte
verticale e da altri 14 utilizzati per i bracci; ha base quadrata con
lato di 2,5 metri ma lo spessore si restringe in altezza fino a 0,40
centimetri per dare un senso di immensità dell’opera.
Entrati in chiesa ci si trova al cospetto di 21 arcate in pietra che
si estendono a raggio partendo dall’altare e dal presbiterio, esse sono
progressivamente decrescenti in luce e altezza dal sagrato verso la
cappella dell’Eucaristia. L’altare rovesciato e posto in una posizione
più bassa rispetto ai fedeli, denota che questo è il punto che si
addice a Dio; alla sommità è presente una grande croce moderna in
bronzo dorato illuminata da un cono di luce naturale che filtra da
un’apposita apertura della copertura, la quale è realizzata utilizzando
bellissime scandole in rame che con il passare del tempo cambiano il
loro aspetto.
La firma di Renzo Piano conferisce alla nuova chiesa un grande
valore artistico per le scelte architettoniche, innovative ma sempre
nel rispetto della simbologia cristiana. Artisti di fama mondiale come
Domenico Palladino, Giuliano Vangi e Arnaldo Pomodoro hanno dato il
proprio contributo per la realizzazione di sculture e arredi sacri.
Palladino ha realizzato il portone in bronzo dell’ingresso liturgico;
l’ambone (luogo della proclamazione della parola di Dio) a destra
dell’altare porta la firma di Vangi, mentre Pomodoro ha realizzato la
croce in bronzo sospesa sull’altare. Piano ha conferito al suo progetto
un modo diverso di concepire lo spazio e l’utilizzo della pietra come
unica chiave significativa del progetto.