La rivoluzione della compagnia aerea Livingston nella nuova era dell’aviazione civile
Uno dei più importanti vettori italiani Livingston cambia strategia con un nuovo piano industriale che porterà i suoi aerei ad operare voli di linea da affiancare agli storici collegamenti charter. La società ha cambiato azionista e dopo tanti anni di collaborazione diretta con i Viaggi del Ventaglio, dal 2003 è caratterizzata dal 100%, dei controllo di Livingston da parte dei tour operator, la compagnia ha ora un nuovo azionista di maggioranza, la FC Holding, nella persona di Massimo Ferrero, noto produttore cinematografico.
Con la nuova proprietà si è deciso di cambiare lo status quo della compagnia e il suo “core business”. Era ormai consolidato l’affiancamento del nome di Livingston al traffico leisure-charter. Con l’avvento del nuovo azionista sono stati attivati degli studi di fattibilità e analisi che sono ormai in fase finale di definizione, in merito alla diversificazione dei business. Questo comporterà l’inizio di un’attività nazionale ed internazionale dedicata al settore linea classico.
Gli investimenti in tal senso sono già stati evidenziati e si stanno formulando nei vari consigli di amministrazione le approvazioni. Dalla scorsa stagione estiva, perché si stiene che l’attuale stagione invernale subisca ancora un po gli effetti del calo della domanda del trasporto aereo in generale e della crisi, si getteranno le basi per lo sviluppo e per il rilancio dell’azienda.
Per l’amministratore delegato di Livinoston il futuro è in due modelli di business che guideranno questo mercato. “Le low cost sul “point to point”, modello che oggi fa segnare altissimi numeri come passeggeri, voli e aeroporti collegati. L’altro è quello intercontinentale, il cui modello vincente da seguire è quello sviluppato in Medio Oriente tra le compagnie del Golfo che stanno catalizzando tutto il traffico, soprattutto Europa-Estremo Oriente, con macchine di ultima generazione.
Un modello a cui sembra ispirarsi Livingston che, con cambio di proprietà ed il nuovo business plan, prevede anche un aggiornamento della livrea che caratterizzi il cambiamento. Ancora non ci sono tempi certi per vedere la flotta con i nuovi colori, ma l’idea è di effettuare un restyling che non comporterà la riverniciatura totale dell’aeromobile, ma interventi sul “Lettering” della scritta e sul timone di coda, puntando sui colori arancione e blu.
Trasmettere un’immagine nuova nel momento in cui si vuole giungere direttamente sull’utente cercando di creare qualcosa di individuabile. Livingston è un nome ancora nuovo mentre Lauda era più immediato, infatti’ il “powered by Lauda” è ancora presente a fianco di Livingston. L’immagine dovrà sempre indicare una compagnia giovane dedicata alle vacanze, ma dovendo affrontatare mercati differenti questo cambiamento deve consentire di essere riconosciuti dal cliente finale che vuole volare sulle destinazioni direttamente. Questo cambiamento va ad affiancarsi alle nuove divise indossate dagli equipaggi dalla nuova stagione estiva.
Con il nuovo azionista si cerca di incrementare e consolidare idee che con la precedente proprietà non erano possibili in quanto focalizzata sul traffico charter, come per esempio rotte low cost nostrane del tipo Milano-Catania (), Livingston oggi ha circa 500 dipendenti di cui 350 naviganti. Il vettore ha una sua struttura interna di TRTO (Type-rating Training Organisation), che consente di addestrare ogni anno dai sei agli otto piloti, dalla formazione in aula a quella in linea.
La fortuna di questa azienda in questi ultimi anni è stata la sua dimensione: né troppo grande, né troppo piccola, con lacapacità di essere presente in diversi bacini dall’intercontinenale al corto raggio. Una struttura adatta ad aprirsi a progetti di collaborazione con altri vettori che, più volte allo studio in passato, solo adesso stanno prendendo forma e dovrebbero portare a dei risultati interessanti. Uno di questi riguarda a partnership con Elite Aviation di Abu Dhabi. Per ampliare l’offerta, l’accordo mira ad acquisire nuovi aeromobili, quattro Airbus, di cui i primi quattro disponibili già tra aprile e maggio.
Il progetto nasce da una joint venture firmata a novembre durante il Dubai Airshow 2009, con l’obiettivo di acquisire una capacità aerea condivisa, e prevede la presenza dei due gruppi sia in Europa, sia negli Emirati Arabi Uniti. Gli aeromobili, A320 e A330, saranno disponibili in entrambe le flotte grazie ai mercati complementari dei due vettori.