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Aziende in trasformazione, le operazioni M&A restano tante ma cala il valore

Le attività di merger and acquisition” continuano a marciare a ritmo sostenuto in Italia, anche se il valore complessivo è sceso rispetto allo scorso anno. Lo evidenziano i dati dell’ultimo rapporto sul mercato M&A delle aziende italiane.

Il clima economico e la trasformazione delle aziende

aziendeNel corso del primo semestre del 2022, le operazioni di fusione ed acquisizione che hanno coinvolto le aziende italiane sono state 370. Si tratta di un numero leggermente superiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno, quando furono 365.

A questa sostanziale stabilità numerica non corrisponde però un equivalente un valore monetario. L’importo complessivo aggregato delle operazioni effettuate è stato di 30,7 miliardi di euro. Si tratta di un calo vertiginoso, visto che parliamo di oltre il 40% in meno rispetto allo scorso anno, quando l’importo aggregato superò i 50 miliardi.

Tuttavia bisogna sottolineare che lo scorso anno vennero coinvolte nelle operazioni M&A diverse aziende di enormi dimensioni. Ben 10 megadeal, ossia operazioni in cui il valore coinvolto era superiore al miliardo di euro.

M&A e dimensione aziendale

È interessante però notare come ci sia stata una certa vivacità per quanto riguarda le piccole e medie aziende. Le operazioni di merger and acquisition che le hanno coinvolte infatti hanno segnato un importo transato di 15,7 miliardi di euro. Si tratta dell’11% in più rispetto allo scorso anno.

La vivacità in relazione alle piccole medie aziende riguarda anche il numero di operazioni, che è stato superiore rispetto a quello che si registrava prima dello scoppio della pandemia.

Tutto questo dimostra che le aziende stanno guardando con maggiore interesse ai processi di trasformazione. Sia per le necessità dovute alla digitalizzazione dei processi, sia per la maggiore attenzione che bisogna dare ad alcune tematiche come la sostenibilità. Sia per realizzare sempre maggiori economie di costo, tenuto conto del generale clima di incertezza economico.

L’andamento per settore e il ruolo dei fondi

A livello settoriale, i protagonisti delle merge&acquisition made in Italy sono stati in prevalenza aziende che producono beni industriali e beni di consumo.
Inoltre si conferma un certo interesse per l’aria technology. In special modo verso i comparti software e cybersecurity.
Il ruolo dei fondi di Private Equity tipo MACD e dei fondi focalizzati su infrastrutture ed energia, soprattutto esteri, si è mantenuto prominente nel corso della prima metà del 2022, tanto che poco meno di un’acquisizione su 3 in Italia è stata realizzata da questi operatori.

Anche a livello globale l’attività di M&A nel primo semestre del 2022 è rimasta sostenuta, nonostante le incertezze legate al contesto geopolitico e finanziario: con 2.274 transazioni per un controvalore totale pari a 2.020 miliardi di dollari.

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