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“Sostenibilità significa creazione di valore e di occupazione”: nelle parole di Gian Maria Mossa la lungimirante vision e l’impegno concreto di Banca Generali.
Il pionierismo di Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa, nella consulenza al risparmio “sostenibile” è consolidato da quando nel 2018 lanciò, prima sul mercato, una piattaforma di advisory degli investimenti legati all’Agenda dell’Onu 2030. Lo scorso anno poi un ulteriore passo in avanti con la creazione di una nuova figura professionale, quella del “Sustainable Advisor”, un consulente specializzato nella conoscenza di prodotti, strumenti e best practices del mondo ESG: a sottolineare il valore dell’iniziativa anche Gian Maria Mossa, che in diverse occasioni ha ricordato come nella vision di Banca Generali sostenibilità significhi anche “creazione di valore e di occupazione”. È proprio nell’ottica di sensibilizzare e accompagnare i clienti nelle loro scelte di investimento che l’Istituto ha dato vita a questa nuova figura professionale. Nel 2024 i “Sustainable Advisor” di Banca Generali, nel corso della prima convention a loro dedicata, si sono dotati di un Manifesto: una vera e propria bussola per orientarsi al meglio nel loro lavoro e rispondere con precisione e aggiornamento costante alle necessità del cliente.
La rete di “Sustainable Advisor” di Banca Generali annovera al momento 50 professionisti: l’Istituto guidato da Gian Maria Mossa ne prevede 80 a fine anno e 150 entro fine 2025. Per diventare “Sustainable Advisor” occorre una spiccata conoscenza in materia di Sustainable Finance e in generale per le tematiche ESG ed essere dotati di una certificazione Efpa Esg: fondamentale inoltre è avere una elevata incidenza di prodotti ESG sulle masse e utilizzare i tool digitali messi a disposizione da Banca Generali per guidare il consulente nella migliore costruzione dei portafogli sostenibili anche attraverso simulazioni e funzionalità avanzate. L’impegno di Banca Generali a favore della sostenibilità passa anche attraverso le numerose iniziative promosse nell’ottica di sensibilizzare l’opinione pubblica sui 17 SDGs che compongono l’Agenda Onu 2030. Basti pensare a “Time To Change”, il progetto fotografico concepito per esplorare il mondo della sostenibilità che si è evoluto nell’omonimo docufilm presentato dall’AD Gian Maria Mossa lo scorso anno alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il documentario segue il fotografo Stefano Guindani nel suo viaggio attorno al mondo mentre racconta coi suoi scatti lo stato di realizzazione dei 17 obiettivi con un contributo d’eccezione come quello di Alberto Salza, antropologo tra i più apprezzati a livello internazionale: gli scatti sono stati anche oggetto di una serie di importanti mostre in alcune delle più suggestive località del Paese.
Tags: Gian Maria Mossa
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