No Banner to display
Il gatto Ragdoll è oggi una delle razze feline più amate: bellissimo, affettuoso e assolutamente non aggressivo, è entrato già da alcuni anni nel cuore di grandi e piccini.
Ma qual è la sua storia?
Il gatto Ragdoll ha un’origine piuttosto recente: la razza, infatti, è nata alla metà degli anni Sessanta del Novecento negli Stati Uniti e precisamente in California, per merito di una geniale allevatrice di nome Ann Baker.
Il sogno della Baker era ottenere il gatto domestico perfetto, talmente buono, amorevole e devoto da far concorrenza perfino al migliore amico dell’uomo per antonomasia, ovvero il cane.
Partendo dai cuccioli di una gatta bianca d’angora di nome Josephine, dotati di un temperamento eccezionalmente docile, la Baker iniziò il delicato percorso di incroci e selezioni che l’avrebbero portata a:
– eliminare tutti gli aspetti più “spinosi” del carattere dei felini, come l’aggressività, la diffidenza e lo spirito di indipendenza;
– accentuare le qualità più utili alla convivenza con gli esseri umani, ovvero la bontà, la pazienza, la socievolezza, la mansuetudine, la fiducia e la capacità di instaurare forti legami affettivi.
L’impegno dell’allevatrice diede nell’arco di alcuni anni i risultati sperati: non a caso, fu lei stessa a coniare per la nuova razza l’appellativo di “Ragdoll” (bambola di pezza), traendo ispirazione dall’attitudine di questi gatti ad abbandonarsi completamente quando venivano tenuti in braccio.
Ben decisa a proteggere la “sua” creazione, Ann Baker fissò standard e regole di rara severità per l’allevamento e la vendita dei gatti Ragdoll.
Questa, molto probabilmente, è stata una delle ragioni per le quali il gatto Ragdoll ha avuto una diffusione molto lenta e tardiva.
Come razza, il Ragdoll è stato riconosciuto ufficialmente solo nel 1992: da allora, il mondo ha iniziato a conoscerlo meglio e, naturalmente, ad apprezzarlo.
Per anni si è ritenuto che il gatto Ragdoll discendesse dal Sacro di Birmania, a motivo di alcuni aspetti (sia estetici che caratteriali) che accomunano le due razze.
Oggi, invece, si sa che il Ragdoll deve molto a Josephine, una dolcissima gatta d’angora, e che le somiglianze con il Sacro di Birmania sono da attribuire ad un gatto ignoto simil-Birmano con cui Josephine generò i primi cuccioli della Baker.
Tags: gatto ragdoll
L’atleta più green e sostenibile d’Italia, parteciperà ai campionati europei…
La stagione estiva è spesso sinonimo di nuove nascite al…
Olmo Al Brembo, 29 giugno 2024 – Nelle Terre dei Baschenis trentotto eventi in tre…
Your email address will not be published.
× tre = 15
Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.
Δ